Attacchi di panico 

La caratteristica essenziale di un attacco di panico è la comparsa improvvisa di paura o disagio intensi che raggiunge il picco in pochi minuti. Durante un attacco di panico è possibile esperire diversi sintomi di tipo cognitivo e di tipo fisico: palpitazioni, sudorazione, tremori, dolore al petto, derealizzazione o depersonalizzazione, paura di perdere il controllo o di impazzire, paura di morire, etc.

Chiunque abbia vissuto un attacco di panico lo descrive come un’esperienza terribile, molto spaventosa e spesso, dopo il primo attacco di panico si sviluppa il timore di poterne vivere altri, vivendo coì in una sensazione di costante ansia e paura che il più delle volte impedisce di poter svolgere le normali attività quotidiane.

Per esserci diagnosi di Disturbo di panico è, tuttavia, necessario che ci sia la presenza di attacchi di panico ricorrenti, inaspettati, seguiti da almeno 1 mese di preoccupazione persistente di avere un altro attacco di panico.

Secondo il modello cognitivo del DP, teorizzato da Clark, gli attacchi di panico si verificano quando gli individui percepiscono alcune sensazioni corporee come molto pericolose, cioè le interpretano come segnali di un’imminente e improvvisa catastrofe. Ad esempio il soggetto può avere un attacco di panico se interpreta: la confusione mentale (i pensieri confusi di un momento) come il segnale di un impazzimento imminente, o per esempio, qualche secondo di tachicardia come il segnale di un infarto imminente. Queste interpretazioni catastrofiche possono riguardare non solo le sensazioni della paura, ma anche quelle di una varietà di altre emozioni (ad es. la rabbia) o di stimoli d’altra natura (ad es. la caffeina, ipoglicemia, rilassamento). Si viene così creare un circolo vizioso: l’ansia è percepita come una minaccia, il corpo reagisce alle minacce aumentando l’ansia, l’ansia aumenta (panico) e conferma la minaccia in corso.

La Terapia Cognitivo Comportamentale è l’intervento che ha fornito la maggiore dimostrazione di efficacia nel trattamento dei disturbi d’ansia e, in particolar modo, del disturbo da attacchi di panico.
L’efficacia clinica della Terapia Cognitivo Comportamentale è confermata dalle alte percentuali di risoluzione (superiori anche alla farmacoterapia) e rappresenta un fattore protettivo per le ricadute a lungo termine.