Disturbi Specifici dell’Apprendimento:

Di frequente, bambini e ragazzi di differenti età si trovano ad affrontare difficoltà ed insuccessi scolastici, che risultano insormontabili e, ai loro occhi, inevitabili, nonostante gli sforzi nello studio e l’impegno sia a scuola, che a casa. A differenza di quanto spesso insegnanti e genitori credono, non sempre tali situazioni sono legate a limiti intellettivi del bambino/ragazzo o alla mancanza di buona volontà da parte sua. I fattori che possono determinare l’insuccesso scolastico, infatti, possono essere molteplici: fattori psicologici, stili cognitivi personali, metodo di studio, modalità e strategie didattiche utilizzate a scuola, ecc…; un attenzione particolare andrebbe anche rivolta ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento, che possono, se non gestiti con le strategie più opportune, compromettere la prestazione scolastica del bambino/ragazzo, oltre che la sua autostima e la sua motivazione allo studio.

I Disturbi Specifici dell’Apprendimentosono dei disturbi di origine neurobiologica, che si possono definire come un deficit di alcune specifiche abilità di base (linguaggio, memoria, attenzione, abilità visuo-spaziali) che causano a loro volta una compromissione clinicamente significativa e persistente delle competenze scolastiche in aree ben delineate.

La caratteristiche principali di questi disturbi (comunemente definiti come DSA) riguarda la discrepanza tra il livello cognitivo del bambino/ragazzo, che risulta essere nella media, e la sua prestazione, clinicamente deficitaria, in abilità scolastiche specifiche, quali lettura, scrittura e/o calcolo.

Il Disturbo Specifico dell’Apprendimento maggiormente conosciuto è la dislessia, ovvero il disturbo che riguarda la decodifica della lettura in termini di correttezza e di rapidità. Esistono, però, altri DSA, che spesso sono presenti in comorbidità tra di loro. Si tratta della discalculia, che riguarda la compromissione del sistema dei numeri e del calcolo, della disortografia, che fa riferimento a deficit nella scrittura (relativamente alle regole grammaticali e ortografiche), e della disgrafia, relativa invece al tratto grafico, che risulta poco leggibile, a causa di deficit relativi alla coordinazione visuo-motoria e all’organizzazione spaziale.

La figura dello psicologoe/o del neuropsichiatra infantile è fondamentale per la consulenza in materia di DSA, dato che permette ai genitori di intraprendere, per i propri figli, un percorso diagnostico ed, eventualmente, di riabilitazione e di potenziamento degli apprendimenti.

Nello specifico, il percorso diagnostico per individuare uno o più DSA tendenzialmente si articola in un incontro di raccolta di informazioni con i genitori ed in circa tre incontri con il bambino, durante i quali vengono somministrati i test riconosciuti dalla comunità scientifica per la diagnosi di Disturbi Specifici dell’Apprendimento; infine, è previsto un incontro finale di restituzione di quanto emerso durante il percorso di valutazione e di consegna ai genitori della relazione diagnostica.

L’intervento di riabilitazione, invece, si articola inun percorso di circa 3 mesi costruito dal clinico “su misura” per il bambino/ragazzo, sulla base delle sue criticità e dei suoi punti di forza. Vengono utilizzati materiali diversificati e complementari, che in quanto tali garantiscono un intervento completo e articolato, oltre che molto accattivante per il bambino. Tra i materiali utilizzati:

  • Software online programmati dai maggioriesponenti ed esperti in materia di DSA, quali i programmi di riabilitazione RIDInet, che consentono di lavorare sia in studio con il clinico, sia da casa;
  • Software su CD-Rom con numerosi esercizi divertenti e stimolanti per il bambino;
  • Materiale cartaceo da costruire insieme con il bambino/ragazzo oppure schede su cui lavorare su aspetti specifici.

Infine, per quanto riguarda l’intervento in ambito scolastico, ad oggi, i bambini/ragazzi sono tutelati dalla Legge N. 170/2010, che riconosce per la prima volta in ambito scolastico i Disturbi Specifici dell’Apprendimento ed assegna al sistema scolastico il compito di individuare le modalità didattiche più adeguate affinché tutti gli studenti, compresi quelli con DSA, possano raggiungere il successo formativo. Si garantisce dunque una didattica personalizzata e individualizzataper tutti e si introduce la possibilità di utilizzare strumenti dispensativi e compensativi, proprio per permettere a tutti gli alunni il raggiungimento del successo formativo, a partire dalle loro risorse e potenzialità.